Il ritorno dei “nocivi”

14 Feb , 2025 - animali

Erano definiti così anni fa alcuni animali selvatici che avevano il solo torto di esistere e magari avere un comportamento dovuto alla loro natura ma che in qualche modo era un intralcio alle attività umane. Il termine nocivo non si usa più ma la considerazione di fondo è tornata attuale: non hanno diritto di vivere. Ora si usa il termine “controllo della specie” che nasconde l’abbattimento o comunque la soppressione con ogni mezzo a qualunque ora e in qualunque periodo dell’anno per la gioia di chi può così sparare anche quando la caccia è chiusa. Si “controllano” le nutrie perchè è a causa loro (??!) se i fiumi straripano e allagano le case costruite direttamente nel loro alveo. Si controllano i cinghiali altrimenti a cosa sarebbero serviti i lanci abusivi di animali fatti dai cacciatori. Si controllano le volpi che mangiano i fagiani pronta caccia senza aver pagato la licenza. Si controllano i cormorani che non pagano la licenza di pesca e rubano i pesci ai pescatori sportivi. Si controllano i corvidi perchè è colpa loro se i rapaci che li potevano contrastare sono stati sterminati con i fucili e i pesticidi. Si controllno i piccioni perchè sporcano le SUV appena lavate. Si controlleranno i lupi perchè allontanano le vagonate di turisti che invadono le montagne portando i soldi ai vari rifugi trasformati in alberghi di lusso. Si controlleranno gli aironi perchè sono troppi e mangiano troppo pesce. Non si controllano (per ora) i cigni perchè la gente si incazzerebbe ma sono comunque troppi e anche loro devono mangiare. Ma gli idioti che sono veramente in forte esubero chi li controlla?


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